Intervista: La quadratura del cerchio
News | 26. agosto 2021.Siamo in piena pandemia ma ciononostante EVVA lancia sul mercato un nuovo prodotto con una propria linea di produzione. Ma come ci siete riusciti?
Notbauer: Quando iniziammo a sviluppare Akura 44, la parola Corona richiamava alla mente solo una birra. Il nostro obiettivo era entrare nel mercato dei sistemi a chiave reversibile offrendo la consueta altissima qualità di EVVA anche in segmenti dominati dalla pressione sui prezzi. Nonostante la pandemia, i titolari dell’azienda decisero di attenersi al programma originario. Ed il risultato ottenuto ha confermato che anche una crisi può portare qualcosa di positivo. Abbiamo dovuto escogitare nuove soluzioni che ci consentissero di raggiungere il nostro obiettivo nonostante le condizioni quadro fossero mutate. Ci siamo quindi dovuti concentrare sugli aspetti fondamentali elaborando processi rigorosi in tutti i settori.
Anche lo sviluppo è stato innovato?
Notbauer: Con Akura 44 abbiamo intrapreso consapevolmente una nuova strada coinvolgendo i nostri partner nello sviluppo fin da subito, chiedendo loro di testare il prodotto. Infatti, l’obiettivo di un nuovo prodotto non è una tecnologia fine a se stessa, bensì l’utilità per chi poi dovrà utilizzare il prodotto. Solo così una lo sviluppo di un’idea può diventare un successo vincente. Questo modo di lavorare focalizzato sul cliente, diventa sempre più importante. Anche per i sistemi elettronici offriamo ad esempio i cosiddetti Click-Dummies, con cui il cliente può vedere subito come sarà la soluzione. Così facendo, monitoriamo costantemente lo sviluppo di un nuovo prodotto ed evitiamo di imboccare una direzione sbagliata.
Come è stato sviluppato Akura 44?
Scharinger: Akura è il nostro primo prodotto in cui clienti e partner sono stati coinvolti nello sviluppo fin da subito. Volevamo evitare di inserire funzioni superflue che comportassero maggiori costi senza avere un reale interesse di mercato. La nostra scelta si è rivelata davvero una decisione giusta. Nelle diverse fasi di interazione, siamo riusciti a configurare Akura 44 esattamente sulle esigenze del mercato e a eliminare gli errori prima di iniziare la produzione.
Notbauer: È così che siamo riusciti a combinare prestazioni e funzionalità a un prezzo interessante. Abbiamo sfatato il mito che minori costi implicano una minore qualità, ottenendo la quadratura del cerchio per così dire.
Akura 44 crea dunque una nuova famiglia di prodotti?
Notbauer: È stato sicuramente progettato come sistema modulare ulteriormente espandibile, per consentirci di soddisfare le esigenze del mercato. Questo vale anche per le nostre altre famiglie di prodotti. Qui dobbiamo porci la domanda: vogliamo sviluppare un prodotto esistente o creare qualcosa di nuovo?
La produzione di Akura 44 è, invece, sicuramente nuova.
Scharinger: Sì, abbiamo decisamente ottimizzato i processi di produzione e stiamo perfino costruendo un nuovo stabilimento. Per EVVA è una sfida che cambia il modo di pensare in tutti i settori aziendali. Un tempo aumentavamo il parco macchine, ora la produzione viene pensata fin dallo sviluppo ed è bella e pronta prima ancora che sia venduta la prima chiave.
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